Farmacisti titolari pugliesi pronti a entrare in stato di agitazione permanente se la Regione non rivedrà il proprio no alla vaccinazione antinfluenzale in regime convenzionato nelle farmacie del territorio. È la minaccia paventata da Federfarma nell’incontro organizzato ieri con la stampa regionale per denunciare l’anomalia pugliese: in tutte le farmacie italiane gli over 60 possono vaccinarsi gratuitamente (in regime di rimborso) contro l’influenza, in Puglia no perché la rete dei presidi convenzionati è stato escluso dalla campagna 2022-2023, delegata per ora ai medici di famiglia.
«Non riusciamo a comprendere le ragioni» ha detto ai giornalisti Francesco Fullone, presidente di Federfarma Puglia «eppure fino all’ottobre scorso le nostre farmacie hanno somministrato oltre 250mila vaccinazioni contro il covid».
Non solo: l’esclusione delle farmacie dalla campagna antinfluenzale per gli over 60 suona come un paradosso a fronte della campagna del ministero della Salute “Vacciniamoci contro il covid-19 e l’influenza stagionale”, promossa proprio in questi giorni in collaborazione con Federfarma. In Puglia, invece, il Servizio sanitario ha escluso le farmacie dalla somministrazione agli over 60 in regime rimborsato e le ha autorizzate a vaccinare in regime privato soltanto dalla metà di dicembre.
Ma la protesta dei farmacisti titolari, ha spiegato Stefano Vitti, vicepresidente di FederFarma Bat, èmotivata anche dalle disfunzioni del sistema informatico regionale, dalle inefficienze della distribuzione dei presidi per diabetici e dai ritardi dei rimborsi per i tamponi. «Le farmacie sono sempre aperte» ha ricordato Vitti «vogliamo essere un riferimento dell’assistenza territoriale ma occorre che la Regione riavvii il dialogo».