I comuni pugliesi sono tenuti ad aggiornare le piante organiche delle farmacie entro la fine dell’anno. E’ quanto ricorda in una nota il dipartimento per la Promozione della salute della Regione, che richiama le amministrazioni comunali all’applicazione delle norme di legge. L’intervento, secondo la stampa locale, farebbe seguito alle diffide inviate ai comuni da alcuni titolari pugliesi in seguito alla sentenza del Tar di Lecce del giugno scorso, che legittimava la richiesta di un farmacista tarantino per la riperimetrazione della sua sede. Il quorum di una farmacia ogni 3.300 abitanti, hanno sancito i giudici, non è un parametro rigido ma rappresenta comunque un riferimento del quale i comuni devono tenere conto nella perimetrazione delle sedi. I titolare di Taranto, in particolare, aveva visto il suo bacino di utenza scendere nel tempo sotto i tremila abitanti, a fronte di sedi contigue che invece superavano i cinque o seimila abitanti.
La nota del dipartimento Promozione della salute discende da quella sentenza, che aveva condannato la Regione (oltre al comune) al pagamento delle spese processuali. Per evitare altre spiacevoli esperienze in Tribunale, l’Assessorato ha così deciso di richiamare le amministrazioni comunali al rispetto degli obblighi di legge, il che significa non soltanto istituire le nuove sedi dove gli incrementi della popolazione lo impongono, ma provvedere anche all’eventuale “ri-zonizzazione” dove si registrano considerevoli squilibri di quorum tra le farmacie.