Ammontano a 11 milioni di euro all’anno i risparmi che dovrebbe generare la delibera per la razionalizzazione della spesa farmaceutica approvata ieri dalla giunta regionale pugliese. La disposizione detta una serie di misure dirette a incrementare l’appropriatezza prescrittiva di farmaci ad alto costo per il trattamento delle patologie reumatologiche, dermatologiche, gastroenterologiche e oculistiche. «Dopo i rilevanti risultati raggiunti sul fronte della farmaceutica convenzionata» sottolinea una nota della Regione «proseguono le azioni di razionalizzazione della spesa per acquisiti diretti, riguardanti i farmaci somministrati in ospedale o in ambulatorio o distribuiti dalle farmacie pubbliche del Servizio sanitario regionale».
La delibera, in sostanza, raccomanda l’utilizzo dei farmaci anti TNF-alfa biosimilari di minor costo (adalimumab-etanercept-infliximab) che hanno vinto una recente gara bandita da Innovapuglia, la centrale acquisti regionale. Tali prodotti, prosegue la nota, «garantiscono la copertura dell’intero range di indicazioni terapeutiche autorizzate dall’Aifa in regime di rimborso Ssn per il trattamento delle patologie elencate».
Con la stessa delibera, è stata anche approvata un’analisi farmaco-economica dei costi per trattamento imputabili ai medicinali destinati al trattamento delle patologie autoimmunitarie reumatologiche, gastroenterologiche, oculistiche e dermatologiche, con l’obiettivo di fornire ai medici indicazioni utili a prescrivere in maniera informata sulla base delle effettive esigenze cliniche dei pazienti, «tenuto conto delle sensibili differenze in termini di costi che possono derivare dalle differenti scelte di trattamento».