La Puglia segua l’esempio della Lombardia e consenta alle farmacie del territorio di erogare il servizio a battenti chiusi in presenza di condizioni straordinarie. E’ quanto ha chiesto ieri la Consulta degli Ordini provinciali dei farmacisti pugliesi, in una indirizzata al governatore, Michele Emiliano, e al direttore del dipartimento per la Salute, Vito Montanaro. La Regione, è l’appello, adotti tempestivamente le misure necessarie a proteggere dal contagio farmacie e personale, dato il livello di rischio che comporta il servizio al pubblico. In particolare, servono norme che regolino l’accesso in farmacia, evitino affollamenti e assicurino il rispetto della distanza minima di sicurezza, nel caso anche con il ricorso a deroghe della legge regionale 5/2014 che consentano il ricorso al servizio a battenti chiusi in via straordinaria e limitata al periodo di durata dell’emergenza.
Inoltre, prosegue la lettera, occorrono interventi che agevolino la prescrizione e dispensazione dei medicinali (anche questa cosa già fatta dalla Lombardia con la portabilità del Nre), da adottare d’intesa con Federfarma e le rappresentanze professionali e sindacali dei medici, nel rispetto delle disposizioni in materia di privacy e del diritto di libera scelta della farmacia da parte del cittadino. La Consulta degli Ordini, conclude il presidente Francesco Settembrini, conferma «la massima collaborazione e il concreto sostegno per consentire un più efficace governo della difficile emergenza che l’intero Paese è chiamato a vivere e che la Regione Puglia sta affrontando con impegno e responsabilità. Tutti i farmacisti sono a lavoro con competenza e generosa disponibilità e garantiscono ogni giorno il massimo impegno per tutelare la salute delle persone».