Una rapina quattro giorni fa ai danni di una farmacia di Mirabello Sannitico, in provincia di Campobasso; un’altra appena due giorni prima in un esercizio del capoluogo; poi la rapina della settimana scorsa a Termoli, sempre in provincia di Campobasso, e quella di metà maggio ancora nel capoluogo. Le farmacie molisane sono da alcune settimane nel mirino della criminalità e Federfarma regionale scrive ai due prefetti di Isernia e Campobasso per chiedere una «presenza più pressante della forza pubblica» o comunque «più incisivi controlli» sul territorio. La lettera, firmata dal presidente Luigi Sauro, risale a ieri e ricorda il motivo per cui le farmacie del territorio meritano una protezione particolare: «si tratta di realtà fondamentali e insostituibili nell’assistenza» scrive Sauro « presidi socio-sanitari assolutamente vitali per l’utenza, soprattutto nell’ambito delle piccole comunità».
La funzione sociale che svolgono e l’accessibilità che le contraddistingue, tuttavia, è anche la loro principale vulnerabilità. «Le recenti rapine» scrive ancora Sauro «incutono ormai nei gestori farmaceutici paure e timori a causa della loro minorata difesa, e quotidiane ansie nello svolgimento delle loro funzioni, peraltro caratterizzate, com’è noto, dallo svolgimento di un pubblico servizio, dunque obbligatorio oltre che imprescindibile». Servono insomma controlli più intensi, conclude il presidente di Federfarma Molise, ma soprattutto è auspicabile che le forze dell’ordine facciano sentire la loro presenza nei quartieri e nelle strade, per ridare sicurezza ai farmacisti che lavorano al banco ma soprattutto ai loro pazienti.