Intesa sui vaccini antinfluenzali pressoché raggiunta anche in Sardegna, dove Federfarma e assessorato alla Sanità si apprestano a formalizzare un accordo le cui condizioni sono state in gran parte già pattuite. Hanno accelerato la negoziazione gli appelli lanciati nei giorni scorsi dal sindacato dei farmacisti titolari, che in diversi articoli di stampa e lanci di agenzia invitavano la Regione ad assicurare alle farmacie del territorio almeno 15mila dosi per la domanda privata. Sarebbe un errore, aveva detto in particolare il presidente di Federfarma Sardegna, Giorgio Congiu, scoraggiare la propensione a vaccinarsi di tanti concittadini».
«Pochi giorni dopo» racconta Congiu a FPress «si fanno vivi dall’assessorato per dirmi che di dosi non ce ne daranno 15mila ma il doppio, 30mila, più altre 60mila con una seconda fornitura». Segue un’interlocuzione con l’Ats, l’Azienda unica della Sardegna, per definire i dettagli: «Avremo soltanto confezioni monosiringa» prosegue Congiu «e il canale di distribuzione non sarà quello della dpc ma una formula simile, che eviterà pasticci sull’iva. Il vaccino costerà alle farmacie 6,25 euro, che lo rivenderanno aggiungendo un compenso in linea con i valori dell’accordo regionale per la dpc».
Quanto ai tempi per la consegna alle farmacie dei primi lotti, l’orientamento attuale è di partire verso fine mese primi di novembre. «In Sardegna l’influenza arriva usualmente più tardi, verso febbraio» osserva Congiu «quindi non c’è bisogno di affrettare la distribuzione». Tra le condizioni pattuite, infine, c’è anche la tracciatura da parte delle farmacie dei pazienti “attivi” che si vaccineranno. «In questo modo» conclude il presidente di Federfarma Sardegna «la Regione disporrà di un database che tornerà utile quando arriverà il vaccino contro covid».