Niente vaccinazione in farmacia per i sardi, dato che per la campagna 2024-2025 la Regione ha deciso di avvalersi soltanto dei medici di famiglia. A segnalarlo il rappresentate dei Riformatori in Consiglio regionale Umberto Ticca, che preannuncia battaglia: «La delibera del 2 ottobre affida la vaccinazione antinfluenzale solo ai mmg, che già sono schiacciati da un enorme carico di lavoro. Ma i farmacisti sono abilitati dal ministero della Salute a somministrare vaccini e in Sardegna hanno già svolto un ruolo essenziale durante la pandemia, agevolando l’accesso alle vaccinazioni soprattutto per chi vive in zone lontane dai centri principali». Per Ticca l’esclusione «è un errore sanabile facilmente, ma va fatto subito. È ora di superare queste scelte miopi e dare finalmente spazio alle farmacie, che sono presenti in ogni comune dell’isola».
Sulla stessa linea Claudio Cugusi, di Psi – Sardi in Europa: «Se questo errore non sarà corretto immediatamente» dichiara all’Unione Sarda «gli assistiti vivranno una situazione paradossale: potranno vaccinarsi in farmacia soltanto a pagamento e la vaccinazione risulterà nel database nazionale ma non in quello regionale».
«Per noi» continua Cugusi «l’obiettivo resta quello indicato da Federfarma: strutturare anche in Sardegna in via sperimentale la farmacia dei servizi. Si tratta di impiegare la rete territoriale delle farmacie, presenti in ogni comune sardo, per avvicinare a casa del paziente prestazioni specialistiche in telemedicina come elettrocardiogramma e holter pressorio e cardiaco. Si continua a constatare la fragilità della sanità territoriale ma pure i rimedi alla portata non vengono presi in considerazione».