Parte giovedì prossimo e si protrarrà per tre mesi circa la campagna di screening contro le patologie cardiovascolari “La giornata del cuore”, promossa dalle farmacie private di Federfarma Sassari-Olbia con la collaborazione di Htn-Health telematic network, la società partner di Federfarma per i servizi di telemedicina. Sino a fine estate, le farmacie aderenti offriranno a chi farà richiesta un esame ecg a distanza a prezzo calmierato (22 euro), più un eventuale holter cardiaco su prenotazione (sempre in telemedicina) nel caso in cui il tracciato del primo esame suggerisse approfondimenti. «Le farmacie che hanno già aderito sono 28» spiega il presidente di Federfarma Sassari-Olbia, Manlio Grandino (foto) «ma contiamo di superare la cinquantina entro l’inizio di settembre, con l’ultimo mese della campagna».
I tracciati raccolti verranno registrati nella piattaforma nazionale di Federfarma e resteranno a disposizione degli assistiti nel loro dossier personale, consultabile in ogni momento. «La campagna è aperta a tutte le farmacie delle due province sarde, anche le più piccole, perché tra gli obiettivi c’è quello di mettere in evidenza le potenzialità della rete rappresentata dai nostri presidi» prosegue Grandino «a tale scopo, la campagna si avvale anche di pagine pubblicitarie e annunci sulla stampa locale che, oltre a spiegare i contenuti dell’iniziativa, elencano le farmacie partecipanti».
In attesa del via alla campagna, dal 13 giugno, la farmacia porta a casa gli apprezzamenti che medici e amministratori locali le hanno tributato nel convegno organizzato sabato – sempre nel capoluogo – da Cittadinanzattiva e Federfarma: tema portante dell’incontro, il futuro della sanità sassarese dopo la riforma avviata dal governo regionale precedente e l’imminente “controriforma” annunciata dall’attuale giunta, eletta a febbraio. Tra proposte, valutazioni e fotografie del presente, in molti hanno citato la farmacia come una delle leve su puntare per una vera territorializzazione della sanità. «Siamo stati citati da medici, docenti universitari e dirigenti della sanità locale» conferma Grandino «è un segnale concreto di ciò che si può ottenere quando le farmacie lavorano sul territorio in modo proattivo».