Anche la Regione Emilia Romagna dà luce verde alla sperimentazione della telemedicina in regime convenzionato nella farmacia dei servizi. Il via libera arriva dalla dgr 1609/2024, approvata l’8 luglio e presentata ieri alla stampa dall’assessore alla Sanità Raffaele Donini: il finanziamento ammonta a poco più di due milioni di euro, da utilizzare entro la fine dell’anno, e le prestazioni autorizzate includono ecg (tariffa 25 euro, che diventano 26 per le farmacie rurali), holter cardiaco (61,95 euro) e holter pressorio (41,30 euro).
L’attività partirà materialmente da settembre e le prestazioni saranno prescritte dai medici tramite ricetta dematerializzata. In via sperimentale, inoltre, verrà verificata la compatibilità e interoperabilità di attrezzature e sistemi di farmacie e presidi ospedalieri delle strutture sanitarie regionali (anche con gli applicativi di cartella clinica utilizzati dagli specialisti per la gestione dei pazienti), la possibilità per le farmacie di chiudere le ricette dem previa inclusione tra i centri erogatori di prestazioni sanitarie, l’inclusione delle stesse farmacie nel sistema di prenotazione Cup/farmaCup e ancora il possibile collegamento delle attività di telerefertazione alla piattaforma regionale di telemedicina.
Alla “telesperimentazione”, continua la delibera, dovrebbe partecipare all’incirca il 37% delle farmacie aperte sul territorio regionale, ossia quelle censite dalle Asl nella ricognizione effettuata l’anno scorso per valutare la qualità delle apparecchiature in dotazione (ma si tratta di una media complessiva che oscilla tra il 28% dell’Asl Romagna e il 54% dell’Asl di Modena).
Alle prestazioni di telemedicina, inoltre, si aggiungono le altre già pattuite in precedenza da Regione, Federfarma e Assofarm nell’ambito della sperimentazione della farmacia dei servizi che il ministero della Salute ha prorogato sino alla fine dell’anno. E che alzano a circa tre milioni il finanziamento complessivo stanziato dall’Emilia Romagna: tra questi il monitoraggio della bpco (con il coinvolgimento di circa 25mila pazienti, pari al 16% delle persone affette da questa patologia in regione) e l’erogazione personalizzata della terapia antibiotica (deblistering, in particolare dell’amoxicillina). «Con i 3 milioni di euro che abbiamo deciso di assegnare a questo progetto» ha detto Donini «vogliamo rendere sempre più le farmacie convenzionate un importante punto di accesso del cittadino al Servizio sanitario regionale, grazie al rapporto fiduciario con i farmacisti e alla vicinanza delle strutture rispetto al domicilio dei cittadini- commenta Donini-. Le farmacie da tempo erogano importanti servizi sanitari, basti pensare alle vaccinazioni, ora facciamo un ulteriore passo avanti per dare alla comunità ulteriori servizi e per rafforzare e valorizzare il ruolo delle farmacie e dei professionisti che ci lavorano».