Potrebbero arrivare da internet, anziché da qualche farmacia poco ligia alle regole, i flaconi di sciroppo alla codeina che i giovani napoletani utilizzano sempre più spesso per creare cocktail dagli effetti stupefacenti. E’ l’ipotesi avanzata dal presidente di Federfarma Campania, Nicola Stabile, dopo l’appello lanciato da Vincenzo Santagada, presidente dell’Ordine partenopeo, perché si denuncino i farmacisti che vendono codeina in assenza di ricetta medica. «Stigmatizziamo eventuali comportamenti illeciti da parte di qualche farmacista» dice Stabile «ma credo che la quasi totalità di coloro i quali, soprattutto giovani, miscelano queste bevande trovino la codeina sui mercati clandestini, in particolare su internet».
Proprio per questo, prosegue Stabile, «mai come oggi il filtro della farmacia è essenziale per frenare questa pericolosa moda». Dal 2015 la legge consente la vendita a distanza dei farmaci, purché senza obbligo di ricetta e a patto che a vendere siano farmacie e parafarmacie. «Ci vogliono dunque maggiori controlli» è il parere di Stabile «anche per debellare la vendita illegale di farmaci online, che certamente non vengono dispensati da farmacisti ma da organizzazioni che con la nostra professione non hanno nulla a che fare». L’auspicio con cui si conclude il comunicato è quindi quello di avviare «un confronto con istituzioni sanitarie e forze dell’ordine per individuare le strategie con cui debellare un fenomeno che rischia di minare la salute dei giovani e non solo».