Ha ottenuto il via libera della Conferenza delle Regioni il decreto che stanzia 750 milioni di euro per la telemedicina con l’obiettivo di raggiungere una platea di almeno 200mila persone in assistenza domiciliare integrata. Ad Agenas, l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari, andranno 50 milioni in qualità di soggetto attuatore dell’investimento, Regioni e Province autonome invece riceveranno 432 milioni che serviranno all’acquisto dei servizi minimi e delle postazioni di telemedicina.
Lo stanziamento sarà ripartito in base ai fabbisogni che le Regioni hanno già definito nei propri Piani operativi, gli acquisti invece faranno riferimento alle gare espletate dalle amministrazioni capofila: Lombardia per i servizi minimi di telemedicina e Puglia per le postazioni di lavoro. «Grazie a questa gara» aveva commentato l’assessore alla Sanità della Puglia, Rocco Palese «ci saranno computer e servizi digitali a disposizione delle 1.350 Case di Comunità. La telemedicina porterà l’assistenza sanitaria direttamente nelle case dei pazienti, che non dovranno più spostarsi fisicamente per consultare medici e specialisti o per monitorare il proprio stato di salute».