Mentre a Roma i laboratori riaccendono la polemica sulla farmacia dei servizi, dalla provincia di Lodi – in Lombardia – arriva una nuova storia di vita salvata in farmacia grazie alla telemedicina. Protagonista Elisa Ferri, farmacista titolare di rurale sussidiata a Orio Litta, paese di duemila anime distante una ventina di chilometri dal capoluogo.
Il caso risale alla settimana scorsa: una donna anziana, cardiopatica diagnosticata, è andata a trovare la sorella a Orio Litta ma inizia ad avvertire dolore al braccio sinistro e costrizione al petto. La congiunta la accompagna allora nella sua farmacia di fiducia per farsi misurare la pressione, ma la dottoressa Ferri preferisce sottoporla a ecg. «Tempo pochissimi minuti» spiega a FPress la titolare «e il cardiologo di Htn ci ha chiamati per raccomandare l’invio immediato al pronto soccorso, perché era in atto un blocco totale di branca sinistra. Abbiamo subito chiamato un’ambulanza e la paziente è stata trasportata d’urgenza all’ospedale di Lodi, dove le è stato praticato uno stent ed è stata tenuta in osservazione per qualche giorno. Ora è di nuovo a casa sua, in un comune qua vicino, e sta bene».
Storia a lieto fine, dunque, che conferma una volta di più l’utilità di telemedicina e servizi in farmacia. «Sono sei anni ormai che proponiamo ecg, holter pressorio e holter cardiaco a distanza» osserva la dottoressa Ferri «ed è stata una scelta convinta perché crediamo nei servizi. A parte la telemedicina, infatti, offriamo diverse altre prestazioni tra le quali consulenze professionali con fisioterapista, biologo-nutrizionista e osteopata».
Ottima la risposta da parte della comunità, nonostante la sede sia quella di un paesino: «In media eroghiamo due o tre prestazioni alla settimana» conferma la titolare «ma nel corso dell’anno la domanda fluttua in modo considerevole: lavoriamo molto con le società sportive locali, quindi in alcuni mesi c’è un flusso consistente. E poi facciamo molta comunicazione, in farmacia e sui social».