Da lunedì in Toscana sono aperte le prenotazioni per la terza dose da parte degli operatori sanitari (farmacisti del territorio compresi) che hanno completato il primo ciclo vaccinale da almeno sei mesi. A darne notizia un comunicato della Regione, che invita gli interessati a raggiungere il portale prenotavaccino.sanita.toscana.it e prendere l’appuntamento per l’inoculazione in uno degli hub vaccinali della Toscana. «In alternativa» avverte la nota «gli operatori interessati si potranno rivolgere ai canali della medicina generale e a quelli delle farmacie».
In effetti la Toscana è una delle prime regioni ad aver coinvolto nella somministrazione della terza dose anche le farmacie del territorio, come hanno già fatto o stanno facendo anche Lazio, Lombardia e Veneto. Fa da guida la circolare diramata l’8 settembre scorso dal ministero della Salute, che individuava le fasce target da avviare ai richiami, ma i preparativi sono stati complicati in una certa misura anche dalle indicazioni impartite a suo tempo dall’Ema: agli immunocompromessi, aveva detto l’Agenzia europea, è possibile inoculare una terza dose di Comirnaty (Pfizer-BioNTech) o di Spikevax (Moderna); alle persone con difese immunitarie efficienti, invece, va fornito al momento soltanto il primo, in attesa che terminino le valutazioni su Moderna.
In effetti c’è voluto qualche giorno perché le indicazioni dell’Ema fossero comprese in tutte le loro implicazioni: dato che a vaccinare persone fragili e immunocompromesse provvedono gli hub, le farmacie possono utilizzare soltanto il Pfizer per la dose di richiamo agli anziani senza complicanze. La Regione Lazio, che inizialmente aveva aperto le agende per Comirnaty e anche Moderna (over 80), sta spostando le prenotazioni sul vaccino di Pfizer. Stessa situazione in Lombardia, dove dopo uno stop di qualche giorno è stata data luce verde alla somministrazione della terza dose nelle farmacie del territorio, sempre con il solo Comirnaty. Anche in Toscana la Regione sta distribuendo per i richiami soltanto Pfizer, con l’indicazione diramata ieri alle farmacie che si possono prenotare fino a dieci flaconi. Via libera alla dose booster, infine, anche in Veneto, dove però c’è un po’ di disorientamento tra i farmacisti titolari: finora in farmacia è stato somministrato soltanto Moderna, alcune Asl hanno già avvertito che verrà fornito Pfizer ma i farmacisti vorrebbero vederci meglio.