Aumenta da 650mila a 800mila euro la dotazione del fondo di sostegno che la Toscana riconosce annualmente alle farmacie disagiate. È una delle novità contenute nella delibera che riconferma anche per il 2023 il contributo regionale a favore dei presidi farmaceutici con basso reddito. Al finanziamento, specifica un comunicato della Regione, possono accedere le farmacie, pubbliche o private, che non hanno superato nel 2022 i 405 mila euro di fatturato (come risulta dalla dichiarazione iva) e la domanda va presentata per via telematica entro il prossimo 24 luglio.
Come già negli anni passati, l’entità dei contributi va da 6mila a 12mila euro per farmacia, a seconda che effettuino turni e usufruiscano di ferie. In aggiunta – altra novità di quest’anno – è previsto un contributo aggiuntivo da 1.200 fino 2.400 euro per le farmacie disagiate che offrono servizi come il Cup, l’attivazione delle tessere sanitarie e la distribuzione di dispositivi per l’assistenza integrativa (fa testo l’adesione ai relativi accordi regionali).
«Lontano dai grandi centri urbani» commentano il presidente della Toscana Eugenio Giani e l’assessore al diritto alla salute, Simone Bezzini «le farmacie sono spesso l’unico presidio sanitario sempre aperto. Il contributo che la Regione eroga nasce da qui: un incentivo per una distribuzione sempre più capillare delle farmacie e per accrescere i servizi dispensati alla popolazione, consapevoli di quante persone vivono in piccoli centri e in campagna».
I contributi saranno concessi fino ad esaurimento dei fondi, secondo la graduatoria stilata tra gli aventi diritto in ordine crescente rispetto al volume di affari.