Luce verde dalla giunta toscana all’accordo con i medici di famiglia che stanzia 950 milioni di euro per coprire la carenza di mmg sul territorio. L’intesa, in sostanza, aggiorna la mappatura delle zone disagiate ridefinendo i criteri di identificazione: scarsa densità abitativa, difficoltà nei trasporti o nella viabilità, aree con prevalente popolazione anziana, piccole isole o comuni di montagna. Le Asl dovranno rivedere la perimetrazione delle aree sulla base dei nuovi indicatori entro un mese dall’approvazione della delibera.
L’intesa, inoltre, prevede incentivi economici ai medici che accettano di aprire l’ambulatorio in zone “a carenza assistenziale prolungata”, che includono non soltanto le aree disagiate ma anche i comuni, località o frazioni dove si registrano protratte difficoltà a garantire la prossimità dell’assistenza del medico di famiglia. L’accordo ha una validità di tre anni, trascorsi i quali si valuteranno i risultati, e dei 950mila euro messi a disposizione 794 mila serviranno a finanziare le indennità per le zone disagiate e 156 mila per quelle con prolungata carenza assistenziale.
L’intesa affida anche alle Asl l’incarico di intervenire nelle zone disagiate per migliorare le condizioni lavorative e logistiche (ambulatori, alloggi e mobilità, per esempio) attraverso anche la stipula di specifici accordi con le istituzioni locali. «L’intesa con le sigle sindacali della medicina generale» è il commento della Regione «rafforza la volontà comune di garantire pari opportunità di accesso ai servizi sanitari a tutti i cittadini, con grande attenzione alle aree interne, montane, insulari e ai piccoli comuni e alle frazioni periferiche».