Soltanto minimi imprevisti nella prima settimana di distribuzione del vaccino Comirnaty ai medici di famiglia toscani da parte delle farmacie del territorio. Tanto che già da lunedì il numero massimo di dosi che ogni generalista può prenotare settimanalmente è stato triplicato, da 6 a 18. Il bilancio arriva dal presidente di Federfarma Toscana, Sergio Bottari, che esprime una cauta soddisfazione per come sono andate le cose finora. «A parte qualche limitato problema di sincronizzazione delle forniture tra vaccini, siringhe e l’altro materiale che le farmacie devono distribuire ai medici» spiega a FPress «ci risulta che tutto è andato secondo i programmi. A causa delle condizioni di conservazione del vaccino era stato definito un calendario di consegne che avrebbe dovuto essere rispettato cronometricamente e anche in questo caso non abbiamo avuto segnalazioni di inconvenienti».
La prova del fuoco, tuttavia, arriverà dalla prossima settimana. Da lunedì 15 febbraio le farmacie (e i distributori della filiera) provvedono a fornire i vaccini soltanto ai medici di famiglia che lavorano in singolo, dalla prossima consegna passeranno in carico ai farmacisti del territorio anche le medicine di gruppo, che finora sono state rifornite direttamente dagli ospedali. «Il numero delle fiale da consegnare crescerà verticalmente» prevede Bottari «allora sì che il sistema verrà messo alla prova. Ci aspetta un impegno non indifferente, ma avremo anche modo di provare una volta di più che la capillarità della rete delle farmacie è un valore per i cittadini e anche per il Servizio sanitario».