La giunta regionale della Toscana si impegni a promuovere la vendita di farmaci sfusi per ridurre sprechi e scatolette avanzate. E’ quanto chiede la mozione presentata l’altro ieri in Consiglio regionale dal gruppo “Sì – Toscana a sinistra” e approvata all’unanimità dall’aula. «La somministrazione di farmaci sfusi in farmacia» ha spiegato illustrando il testo il consigliere Paolo Sarti «è ormai una realtà in paesi come Gran Bretagna, Germania, Stati Uniti e Canada, ed è allo studio dei governi francese e svizzero, che hanno deciso l’avvio di una sperimentazione». E’ dunque tempo, ha continuato, «che anche nel nostro Paese si cambi».
A sostegno, il gruppo ricorda le disposizioni della legge 190/2014, che autorizzavano la produzione e distribuzione in ambito ospedaliero di medicinali in forma monodose. La mozione consiliare, dunque, impegna il governo regionale a «rendere disponibili confezioni di farmaci sempre più coerenti rispetto alle necessità terapeutiche», anche «prevedendo l’introduzione di dosi unitarie o pacchetti personalizzati». Sarebbe un intervento «importante» che renderebbe «più efficiente la spesa farmaceutica, sia nelle strutture ospedaliere sia nelle famiglie, nel solco della campagna di sensibilizzazione promossa dalla rivista ecologista People for Planet e dei principali studi internazionali».