Alzare i tassi di partecipazione allo screening per il tumore del colon retto. È l’obiettivo della sperimentazione che dal 20 maggio vedrà le farmacie private e pubbliche dell’Asl Toscana Nord Ovest distribuire agli assistiti il kit per il test, con l’obiettivo di una progressiva estensione al resto del territorio regionale. All’origine, un accordo siglato dalla direzione generale dell’azienda sanitaria assieme a Federfarma e Confservizi Cispel, che rappresenta le farmacie comunali. «Sono molto contento» ha dichiarato l’assessore alla Sanità, Simone Bezzini, nella conferenza stampa organizzata a Lido di Camaiore (Lucca) per presentare il progetto «perché fa un po’ da apripista al resto ella Regione. Noi vogliamo investire nella prevenzione e grazie alla collaborazione con le farmacie ci sarà una semplificazione nell’accesso allo screening, che ci auguriamo possa far salire i livelli di adesione».
Nell’Asl Nord Ovest il test è offerto attualmente a tutti i residenti di età compresa tra 50 e 70 anni, che ricevono una lettera-invito a cadenza biennale. Nonostante il programma sia stato avviato già da molti anni, i tassi di adesione rimangono bassi: nel 2022 ha partecipato soltanto il 38% della popolazione target, nel 2023 c’è stato un leggero miglioramento ma non si è andati al di là del 44%. Come hanno ammesso gli stessi dirigenti dell’Asl, la distribuzione dei kit attraverso le sedi dell’azienda sanitaria non incentiva ed ecco allora la decisione – come già accade in molte altre regioni – di appoggiarsi alla rete delle farmacie di prossimità. «La prevenzione funziona solo creando una rete capillare ed efficace sul territorio che non può prescindere dalla rete delle farmacie» ha ricordato Elio Rossi, presidente di Federfarma Lucca «stiamo già lavorando con la Regione Toscana per una implementazione che preveda anche la possibilità di riconsegna dei campioni nelle farmacie».