La Regione Toscana sta valutando se seguire la strada già imboccata dalla vicina Emilia Romagna e autorizzare i tamponi fai da te per la certificazione dei contagi da covid. Lo scrive in un articolo uscito ieri il Corriere Fiorentino, che nei giorni scorsi aveva rilanciato la proposta di Francesca Maria Carozzi, docente di citologia dell’Università di Firenze: con la fine dello stato di emergenza i prezzi dei tamponi non sono più calmierati, aveva detto l’accademica, così molte famiglie ripiegano sui self test ma poi non comunicano i risultati.
«L’ipotesi di Carozzi è interessante e merita di essere valutata con attenzione» spiega al Corriere Fiorentino l’assessore alla Salute della Regione, Simone Bezzini Bezzini «mi rendo conto del problema dei costi dei tamponi ma il tema del riconoscimento dei self test è molto delicato e va affrontato con cautela. Ci sono aspetti procedurali e sanitari rilevanti che meritano di essere verificati scrupolosamente, per questo ho chiesto ai tecnici di avviare un approfondimento».
Per il presidente dell’Ordine dei medici di Firenze, Piero Dattolo, va tenuto conto di due cose: «da un lato, parte del sommerso resterà comunque, perché alcuni risultano positivi al tampone domiciliare, non lo dicono a nessuno e continuano a uscire di casa come nulla fosse. Dall’altro, per applicare questo modello va trovato un modo per verificare l’affidabilità delle informazioni: il rischio che qualcuno ne approfitti per non andare al lavoro c’è. L’Italia è un Paese complicato».