Ammonta anche quest’anno a 400mila euro il contributo che la Regione Toscana mette a disposizione delle farmacie disagiate. E’ quanto sancisce la dgr 349/2018 del 3 aprile scorso, che definisce riparto e modalità di accesso al finanziamento: in sintesi, possono usufruirne le farmacie pubbliche e private che nel 2016 hanno registrato un volume d’affari non superiore a 362.128 euro, così come certificato dalla dichiarazione iva; gli esercizi che hanno iniziato l’attività nell’anno verificheranno il fatturato calcolando il tetto su base mensile, mentre le farmacie che dispongono di succursali, dispensari farmaceutici o proiezioni calcoleranno il volume d’affari complessivo.
Per accedere al contributo, le farmacie interessate devono presentare richiesta entro il 14 settembre utilizzando i moduli predisposti dagli uffici regionali con decreto dirigenziale pubblicato sul Bur dell’altro ieri (9 maggio). Entro la fine dell’anno l’assessorato predisporrà una graduatoria in ordine crescente, sulla base del volume di affari dichiarato. I contributi saranno quindi assegnati fino a esaurimento del fondo, tenuto conto dei giorni di apertura praticati nell’anno dalle farmacie: 12mila euro agli esercizi che non hanno usufruito di ferie e non hanno effettuato turni; 9mila euro alle farmacie che hanno usufruito di ferie e non hanno effettuato turni; 7.500 euro agli esercizi che non hanno usufruito di ferie ma hanno effettuato turni; 6mila euro alle farmacie che hanno usufruito di ferie e hanno effettuato turni. Le farmacie che hanno aperto nel 2017 riceveranno un contributo rapportato ai mesi di attività effettiva.
«Il contributo regionale è senz’altro importante» commenta a FPress Riccardo Froli, segretario di Federfarma Toscana «stiamo però cercando di alzare lo stanziamento ma soprattutto rivedere i criteri di assegnazione: una ripartizione per ferie e turni non ci sembra la più appropriata».