Scatta anche in Toscana la sperimentazione della farmacia dei servizi. A dare il via la delibera approvata dalla giunta regionale su proposta dell’assessore alla salute, Stefania Saccardi, che ratifica lo schema di accordo sul quale poi dovranno apporre la loro firma Federfarma Toscana e Cispel (Confederazione italiana servizi pubblici enti locali) in rappresentanza delle farmacie pubbliche. L’intesa, come spiega una nota della Regione, punta a promuovere nelle farmacie del territorio una serie di servizi rivolti al paziente cronico, che spaziano dalla presa in carico con monitoraggio dell’aderenza terapeutica (in collaborazione con i medici di famiglia e specialistici di riferimento per l’aumento dell’aderenza terapeutica e la farmacovigilanza degli assistiti fragili, con patologie croniche) all’assistenza domiciliare, che la farmacia assicurerà in collaborazione con l’infermiere, il caregiver e altri professionisti sanitari. Tra i servizi, anche la presa in carico di alcuni esami diagnostici e di telemedicina e l’integrazione delle farmacie convenzionate nei servizi di prevenzione regionali.
«Il ruolo e la collaborazione delle farmacie all’interno del servizio sanitario sono essenziali» commenta nella nota l’assessore Saccardi «perché svolgono una funzione sociale in zone dove spesso rappresentano l’unico presidio sanitario esistente e perché fanno perno sulla professionalità dei farmacisti, in grado di gestire la presa in carico del paziente cronico come di offrire servizi di front office e di prevenzione. L’accordo che andremo a siglare testimonia la volontà di rafforzare questa collaborazione con progetti sperimentali e su base volontaria, vista tra l’altro l’ottima sinergia che è venuta a crearsi in piena emergenza sanitaria».
Poiché l’accordo ha validità di sei mesi soltanto (la giunta regionale è in scadenza di mandato e i toscani andranno al voto entro fine anno) il testo individua nel monitoraggio di alcune categorie di pazienti con bpco la prima attività da sottoporre a sperimentazione e ne definisce le modalità operative più la formazione dei farmacisti. Inoltre, vengono indicate le prestazioni di telemedicina erogabili e ulteriori attività da sviluppare. Per quanto concerne i compensi, le prestazioni di telemedicina sono assoggettate al tariffario regionale, il monitoraggio della bpco prevede un fee a paziente più una quota aggiuntiva a risultato.
«E’ un ottimo accordo» dichiara a FPress Marco Nocentini Mungai, presidente uscente di Federfarma Toscana (gli succede Sergio Bottari, presidente di Federfarma Prato, eletto ieri dal consiglio direttivo dopo che lo stesso Nocentini aveva annunciato di non volersi ricandidare e prendere una pausa di riposo) «che corona quattro anni di proficua collaborazione con la giunta e conferma l’ottima considerazione di cui oggi la farmacia gode in questa Regione».