Scattano gli incentivi economici per i medici di famiglia che accetteranno di insediarsi nei comuni di minore attrattività. E’ una delle novità contemplate dall’accordo per la medicina generale firmato ieri dalla Provincia autonoma di Trento e dai principali sindacati di categoria (Fimmg e Snami). «L’intesa» spiega in una nota l’assessore alla Salute, Stefania Segnana «detta misure volte a garantire la copertura assistenziale in tutto il territorio, con particolare attenzione per le zone di montagna».
A tale scopo l’accordo, valido per i prossimi sei anni, mette sul tavolo incentivi per i medici di guardia che estenderanno volontariamente l’orario mensile e daranno la loro disponibilità a coprire sedi diverse da quella di assegnazione, purché all’interno dei cinque macro–ambiti di riferimento delle cure primarie. «In questo modo» osserva Segnana «si faciliterà la copertura dei turni di guardia medica anche nelle sedi più periferiche e meno attrattive».
Stesso obiettivo per gli incentivi di cui beneficeranno temporaneamente i medici di assistenza primaria che si insedieranno nei Comuni di minore attrattività, dove sarà anche consentita l’apertura di “ambulatori secondari” nel caso in cui l’ambito divenga vacante e non si riescono a trovar nuovi incaricati. Per tali misure, la Provincia potrà investire una somma fino a circa un milione di euro all’anno.