Potrebbe già partire dai prossimi giorni, in Trentino, la formazione che consentirà ai farmacisti di effettuare in prima persona i tamponi antigenici rapidi. Su sollecitazione della Provincia autonoma, Ministero e Istituto superiore di sanità avrebbero già espresso il proprio assenso e Federfarma sta lavorando con l’Azienda sanitaria provinciale per mettere in piedi il corso. Lo rivela a FPress Paolo Betti, presidente dell’associazione provinciale, che fa il punto sullo screening concordato due settimane fa con la stipula dell’intesa tra farmacie e assessorato alla Sanità: «Al momento le farmacie che si sono accreditate per il servizio sono una quarantina» spiega Betti «la difficoltà principale consiste nel reperimento degli infermieri cui affidare i prelievi, purtroppo c’è carenza come nel resto del Paese. Ma siamo sicuri che il numero delle farmacie partecipanti crescerà man mano che si troverà il personale».
Una soluzione, in tal senso, dovrebbe arrivare anche dal nulla osta concesso dal Ministero alla formazione dei farmacisti. «Stiamo lavorando con l’Asl trentina per organizzare i corsi teorico-pratici» prosegue Betti «dovrebbero durare sei ore e consentire il conseguimento di un patentino. Ma chiederemo anche che la Provincia rilasci un’autorizzazione, per non rischiare che qualcuno ci accusi di abuso professionale. E andrà valutata anche l’opportunità di una copertura assicurativa». Intanto il servizio sta già incontrando il favore della popolazione. «C’è grande apprezzamento» conclude Betti «e in molti chiedono che lo screening sia effettuato anche in regime privato».