Preoccupazione in crescita, tra i farmacisti titolari triestini, dopo l’impennata di rapine che dall’inizio dell’anno ha colpito le farmacie del capoluogo: tre gli attacchi subiti da altrettanti esercizi dalla croce verde due soltanto in un giorno), quattro se si conta anche una parafarmacia. E se poi si va a ritroso di sei mesi, le rapine ai danni delle farmacie diventano cinque. «Siamo in pensiero per la sicurezza sia di chi lavora al banco sia dei nostri clienti» commenta a FPress Marcello Milani presidente di Federfarma Trieste «anche perché tutti gli assalti di cui stiamo parlando sono stati compiuti a mano armata, non con temperini o tagliacarte».
L’associazione titolari, così, ha avviato una serie di incontri con questura e forze dell’ordine per coordinare gli interventi e si prepara a mettere in campo misure mirate innanzitutto alla prevenzione. «La videosorveglianza interna è già presente in molte farmacie triestine ma la intensificheremo ulteriormente» riprende Milani «in più installeremo videocamere anche all’esterno, da collegare alla Questura come già fanno le banche. Uno dei malviventi responsabili delle ultime rapine è stato beccato perché dopo essere uscito dalla farmacia aveva voltato l’angolo e si era tolto il passamontagna, senza accorgersi della camera che lo riprendeva». Chissà se in Tribunale ha sporto denuncia per violazione della privacy.