E’ partito ieri lo screening in farmacia di studenti e personale delle scuole secondarie umbre con tamponi antigenici rapidi. A dare il via l’accordo firmato nei giorni scorsi da Regione e farmacie convenzionate, che replica la campagna avviata all’inizio di dicembre con i test sierologici. «In vista della ripresa delle attività didattiche in presenza» ha spiegato l’assessore alla Salute dell’Umbria, Luca Coletto «assume particolare rilevanza la tracciatura del virus nella popolazione studentesca e nel personale docente e non docente delle scuole di secondo grado e dei corsi di Istruzione e formazione professionale. Il test potrà essere eseguito dalle farmacie aderenti dotate di spazi idonei sotto il profilo igienico-sanitario e atti a garantire la tutela della riservatezza». Quindi locali interni all’esercizio, esterni purché adiacenti oppure gazebo o camper.
L’accettazione e la registrazione dell’esito è effettuata tramite Cup dal farmacista, che in caso di esito positivo raccomanderà l’isolamento domiciliare fiduciario in attesa dell’esito del tampone molecolare di conferma, eseguito dall’Asl di competenza. Per la copertura dello screening, la Regione ha disposto lo stanziamento di un milione di euro a valere sul Programma operativo regionale del Fondo sociale europeo (Por-Fse) 2014-2020. Il compenso alle farmacie ammonta a 15 euro per lo screening alla popolazione scolastica, ma l’accordo consente anch l’erogazione del tampone in regime privato, con prezzo al pubblico massimo di 22 euro.