Arriva l’accordo tra Regione Emilia-Romagna e sindacati dei medici di famiglia (Fimmg, Snami e Smi) per la vaccinazione antinfluenzale negli studi, nelle Case della salute o in locali messi a disposizione dall’Asl. Ad annunciarlo una nota diffusa ieri dall’assessorato alla Salute, dove si ribadisce «la centralità del ruolo del medico di medicina generale» e si fissa come obiettivo prioritario della campagna l’estensione della copertura vaccinale.
L’intesa, entrata in vigore una volta raggiunta in tutte le Asl la soglia minima del 65% di adesioni da parte dei mmg, affida ai curanti non soltanto il compito di vaccinare ma anche di informare e orientare gli assistiti: «L’attività di comunicazione» recita in particolare la nota «consisterà nel dare risposte sui vaccini, nel facilitare la prenotazione e l’accesso alla vaccinazione, nel diffondere le informazioni che riguardano la campagna vaccinale sia nel proprio studio sia tramite i canali digitali».
I mmg, inoltre, potranno vaccinare i loro assistiti e anche quelli in carico agli altri medici associati. L’attività potra essere organizzata negli ambulatori o in altri ambienti idonei e attrezzati: «locali delle forme associative, ambulatori di prossimità, Case della salute o sedi indicate dall’Asl». Infine, i medici vaccineranno anche a domicilio i pazienti fragili non trasportabili, gli ospiti delle Case-residenze per anziani (Cra) e – previo accordo con l’Azienda sanitaria – i pazienti temporaneamente privi di assistenza primaria.
L’accordo, conclude l’Assessorato, è stato reso possibile dalla stipula a luglio dell’accordo integrativo regionale, che ha riconosciuto ai mmg sostegni al personale infermieristico e di segreteria «per contrastare l’aumento del carico di lavoro e supportare i medici nell’organizzazione e nella realizzazione della campagna vaccinale».