E’ conto alla rovescia, in Sardegna, per la vaccinazione contro covid nelle farmacie del territorio. Ad avviarlo la pubblicazione sul Bollettino regionale della delibera di giunta che recepisce l’accordo sottoscritto a fine giugno con Federfarma e fissa requisiti e procedure della somministrazione. Il compenso ammonta a 7,50 euro a inoculazione, ossia i 6 euro del protocollo nazionale più 1,50 euro dalla Regione per i costi di organizzazione. «Con il coinvolgimento delle farmacie nel Piano di vaccinazione» recita la delibera «è possibile aumentare notevolmente il numero di sedi vaccinali e, considerata la capillarità delle farmacie convenzionate sul territorio regionale, effettuare la vaccinazione della popolazione generale in sedi più prossime a quelle di residenza».
Le modalità organizzative sono quelle definite dal Protocollo nazionale del 29 marzo scorso: seduta vaccinale strutturata in quattro fasi, ciascuna ospitata in un’area distinta (preparazione delle dosi unitarie, accettazione, somministrazione, monitoraggio post-vaccinazione) con la possibilità di riunire in un unico locale somministrazione e monitoraggio (a patto che sia assicurata la presenza di un assistito alla volta e gli appuntamenti siano distanziati a sufficienza per garantire la sanificazione).
La distribuzione dei vaccini alle farmacie sarà assicurata dai distributori intermedi e dalla somministrazione rimarranno esclusi «i soggetti estremamente fragili, di cui alle tabelle 1, 2, 3 e 4 delle Raccomandazioni ad interim sui gruppi target della vaccinazione covid del 10 marzo 2021 o con anamnesi per pregressa reazione allergica grave/anafilattica».
Intanto dall’inizio del mese hanno cominciato a vaccinare contro la Sars-Cov2 anche le farmacie siciliane. Per ora le somministrazioni coinvolgono 140 esercizi della provincia di Palermo (dalla settimana scorsa) e di Catania (da questa), i numeri però dovrebbero crescere così come dovrebbero allargarsi le province: Enna dalla prossima settimana e le altre a ruota. «Il fatto» spiega il presidente di Federfarma Sicilia, Gioacchino Nicolosi «è che l’accordo regionale firmato a fine giugno con la Regine demanda alle aziende sanitarie la stipula di protocolli locali. Dunque ogni provincia fa capitolo a sé». Confermata la remunerazione di 12 euro (6+6) a vaccinazione, che comprende una quota al grossista di 50 centesimi.