Fatica a ingranare, nelle farmacie toscane, la vaccinazione contro covid: per dirla in breve scarseggia la domanda, perché la platea che la Regione ha affidato alle inoculazioni dei farmacisti (con J&J) è quella che va dai 60 ai 79 anni e ormai una buona parte di loro è già stata vaccinata negli hub toscani. Invece, riferiscono le farmacie, sono cospicue le richieste provenienti dagli under 60, per i quali vaccinarsi sotto casa sarebbe innanzitutto una comodità. Il vaccino Janssen, tuttavia, non è raccomandato per questa fascia di età e quindi i farmacisti sono costretti a rifiutare, almeno finché la Regione manterrà il limite dei 60 anni. Di qui la richiesta, che Federfarma ha inoltrato nei giorni scorsi, perché alle farmacie coinvolte nella campagna sia consentito l’accesso anche ad altri vaccini oltre al J&J: decida la Regione quali in base alle disponibilità del momento, ma almeno si consenta di somministrare anche alle fasce non anziane.
Intanto in Emilia Romagna sembra alle battute finali l’intesa regionale per la vaccinazione in farmacia. Rimangono alcuni passaggi da limare (per esempio sulla presenza «facoltativa» in farmacia di medico o infermiere, così come sulla disponibilità del 118 in caso di emergenze) ma la forma potrebbe arrivare già la prossima settimana. La parte economica dovrebbe prevedere, oltre ai 6 euro della quota nazionale, altri due euro a somministrazione più una quota per la prenotazione in dpc dei vaccini.