Le farmacie toscane somministreranno «in via prioritaria» J&J e AstraZeneca, ma dovranno essere pronte a inoculare anche gli altri vaccini in uso, nel caso in cui l’andamento della campagna lo richiedesse. E’ la disposizione con cui si apre l’accordo integrativo per la vaccinazione nelle farmacie del territorio sottoscritto da Regione, Federfarma e Cispel (comunali) e ratificato dalla giunta toscana con delibera approvata lunedì scorso, 24 maggio. Il testo, che recepisce le ultime richieste di modifica avanzate dal sindacato titolari, affida al canale dpc la distribuzione dei vaccini: in sostanza, le farmacie prenotano sulla piattaforma Open di Promofarma i flaconi messi a disposizione dalla Regione e quindi costruiscono le proprie agende di prenotazione con una quota di “over booking” (liste d’attesa) per coprire eventuali rinunce o inidoneità all’anamnesi.
Al fine della corretta gestione dell’anagrafe vaccinale, detta ancora l’accordo, le somministrazioni andranno registrate in tempo reale o entro la mezzanotte del giorno stesso sulla piattaforma predisposta dalla Regione, mentre ai vaccinati il farmacista dovrà consegnare l’attestato dell’avvenuta inoculazione oppure il promemoria per la seconda dose. Grazie a questo sistema, le farmacie riceveranno tramite dpc una nuova fornitura corrispondete alle dosi consumate, in modo da evitare accaparramenti.
Per quanto concerne i compensi alle farmacie, l’intesa conferma i sei euro del protocollo nazionale più altri tre per le incombenze amministrative e gli oneri logistici. In aggiunta, la Regione verserà alle farmacie aderenti una quota una tantum di 200 euro per l’allestimento del carrello di emergenza (anche se in ogni provincia la Regione terrà in preavviso le centrali operative del 112-118), mentre il materiale di consumo verrà fornito dalle asl (dpi, siringhe, soluzioni fisiologiche, adrenalina eccetera).
L’accordo, infine, contempla anche la possibilità che le farmacie raccolgano le prenotazioni per la somministrazione negli hub vaccinali. In questa evenienza, il compenso previsto è di 2,50 euro a registrazione. «E’ un’intesa che ci soddisfa anche se la trattativa è stata impegnativa» commenta il presidente di Federfarma Toscana, Sergio Bottari (foto) «partiremo con ogni probabilità da metà giugno, forse con il J&J o anche con il Pfizer viste le nuove condizioni di conservazione. Per quanto concerne i requisiti richiesti alle farmacie per vaccinare, l’intesa rimanda al protocollo nazionale senza aggiungere altro».