I siciliani potranno cominciare dal 15 luglio a vaccinarsi in farmacia contro covid. E’ la data concertata da Regione e Federfarma dopo la stipula dell’accordo che recepisce e integra il protocollo nazionale del 29 marzo: potranno essere somministrati tutti i vaccini attualmente in circolazione (quindi non soltanto il J&J) e il compenso ammonterà a 12 euro a inoculazione, cioè i sei fissati dalla quota nazionale più altri sei aggiunti dalla Regione. «Abbiamo preferito organizzare le cose con calma e cominciare le inoculazioni da metà luglio» spiega a FPress il presidente di Federfarma Sicilia, Gioacchino Nicolosi «perché vogliamo che le 650 farmacie che hanno dato la loro disponibilità partano tutte assieme e non alla spicciolata».
E’ quello che è accaduto in Umbria, dove hanno cominciato a vaccinare le prime 45 farmacie (per ciascuna 25 dosi di J&J alla settimana) mentre le altre 70 si aggiungeranno nei prossimi giorni. Intanto però sulla partenza della campagna piove la protesta dell’Ordine dei medici di Perugia, che in un comunicato diffuso un paio di giorni fa chiede lo stop alle somministrazioni in farmacia e minaccia ricorsi giudiziari. L’assessore alla Sanità della Regione, Luca Coletto, non intende però cambiare rotta. «Non siamo noi l’interlocutore dei medici in questa vicenda» ha detto ieri al quotidiano Il Messaggero «è un problema del ministero della Salute. Contro la pandemia siamo in guerra e io agisco con le armi che ho a disposizione. E se arriveranno più vaccini, il ruolo dei farmacisti sarà ancora più importante».
Partenza ormai imminente anche per le farmacie marchigiane: il via avrebbe dovuto scattare il 15 del mese (vedi articolo di FPress) invece le vaccinazioni cominceranno da dopodomani, 24 giugno. Cominceranno in 120, le altre cento seguiranno a ruota e l’obiettivo, una volta entrati a regime, è di assicurare una media di 10mila somministrazioni alla settimana, cioè 40 a farmacia.