Il protocollo operativo per la vaccinazione in farmacia adottato dalla Regione Lazio è caratterizzato da un’estrema rigidità «che rende estremamente complesso se non impossibile a moltissime farmacie proporre tale servizio». E’ quanto scrive Mondo Farmacia – l’associazione indipendente fondata nel 2016 da Franco Caprino e Nino Annetta e agganciata all’omonimo gruppo Facebook per i farmacisti – in una lettera inviata ieri al commissario per l’emergenza covid, generale Figliuolo: «La quasi totalità delle farmacie associate, ubicate in maggioranza nella Regione Lazio» scrive Mondo Farmacia «aveva aderito con grande entusiasmo alla campagna vaccinale e molti colleghi avevano cominciato a organizzarsi per offrire il proprio contributo al Paese in questo difficile momento».
Purtroppo, prosegue la lettera, «ci siamo dovuti scontrare con un protocollo operativo molto rigido, che rende in pratica estremamente complesso se non impossibile lo svolgimento di tale servizio in moltissime farmacie». In particolare, viene richiesta la disponibilità di quattro ambienti distinti e di percorsi separati, due requisiti «che diventano un ostacolo difficilmente superabile in molte farmacie, soprattutto le più piccole, quelle che invece potrebbero fornire il contributo più importante alla collettività perché spesso ubicate lontane dai grandi hub vaccinali». Al generale Figliuolo, quindi, l’associazione chiede «un autorevole e urgente intervento al fine di rendere tali procedure più semplici, consentendo a tante farmacie di partecipare attivamente alla campagna vaccinale ma garantendo sempre la sicurezza dei cittadini».
In effetti il tasso di adesione alla campagna vaccinale da parte delle farmacie del territorio sembra confermare l’eccesso di severità rivelato da Mondo Farmacia: chi nei giorni scorsi è riuscito ad accedere alla piattaforma regionale dove gli assistiti possono prenotare la loro vaccinazione, ha contato in totale un po’ meno di 300 farmacie iscritte (sulle 1.600 esistenti nella regione); anche se una settimana fa Federfarma Lazio aveva parlato di circa 600 farmacie aderenti e il governatore Nicola Zingaretti di 400.