Il Veneto si doterà di 99 Case della comunità e di 30 Ospedali di comunità, diffusi sui territori di tutte le aziende sociosanitarie della Regione. Sono i numeri contenuti nel provvedimento con cui la giunta regionale, su proposta dell’assessore alla Sanità Manuela Lanzarin (foto), ha approvato l’ubicazione delle sedi. «Dobbiamo ragionare in termini di sistema» commenta in una nota Lanzarin «una rete connessa di servizi che spazino dall’ambito sociale a quello sanitario, con finalità diverse dai luoghi di cura delle acuzie, ma che siano di reale sostegno alle persone e ai nuclei familiari e ai caregiver».
Il riordino delle reti di prossimità, continua l’Assessore, «è un volano che investe non solo la rete sociale e sanitaria, ma offre anche un nuovo modo di leggere il territorio. La realizzazione delle Case della comunità, dotate di team multidisciplinari di medici specialisti, infermieri e assistenti sociali, consente a questi malati di godere di servizi sul territorio sempre più adeguati senza ricorrere ulteriormente agli ospedali. Un sistema che, integrato con i servizi domiciliari, garantirebbe anche una relativa qualità della vita favorendo il più possibile l’autonomia e l’indipendenza personale oltre che riducendo il rischio di ricoveri inappropriati».
Quanto ai trenta Ospedali di comunità previsti dal piano, «si tratta di strutture che hanno l’obbiettivo elevare l’appropriatezza delle cure e facilitare la transizione verso il proprio domicilio dei pazienti dimessi dagli ospedali, consentendo alle famiglie il necessario supporto fino all’organizzazione della presa in cura da parte delle famiglie. In cinque casi viene prevista una diversa dotazione di posti letto, in due una differente collocazione all’interno del territorio aziendale».