Poco più di 670 farmacie arruolate e più di 2.600 pazienti reclutati. Sono i numeri del progetto veneto per il monitoraggio dell’aderenza terapeutica dei pazienti affetti da diabete e Bpco, avviato nel dicembre scorso grazie a un’intesa tra Regione, Federfarma, Assofarm e Farmacieunite. A fare il punto sul programma, mercoledì 16 ottobre, una riunione all’Asl 6 di Padova tra i tecnici del Servizio farmaceutico regionale e le rappresentanze sindacali delle farmacie. «I numeri» commenta in una nota il presidente di Federfarma Veneto, Alberto Fontanesi «confermano che l’impegno e la competenza delle farmacie sono stati premiati. Naturalmente l’avvio di un progetto così importante presenta delle difficoltà che come testimonia l’incontro di oggi sono già in via di risoluzione». Tra le criticità, gli inconvenienti tecnici che ancora impediscono alle farmacie di gestire le schede dei pazienti con il sistema informativo regionale, il cui aggiornamento risulta in forte ritardo. «Federfarma Veneto» riprende Fontanesi «è convinta che una piattaforma informatica a supporto del progetto aiuterebbe i farmacisti, che oggi sono costretti in molti casi costretti ad utilizzare un supporto cartaceo».
In ogni caso, l’attività procede: la piattaforma regionale segnala alle farmacie i pazienti critici, le farmacie li prendono in carico e li sottopongono a un questionario diretto a individuare le cause della “non aderenza”, distribuiscono materiale informativo ed eventualmente segnalano le difficoltà al medico curante. La Regione ha già disposto una proroga della fase di arruolamento dei pazienti di altri 6 mesi, nel corso dei quali potranno aggiungersi anche nuove farmacie.