Con la delibera che rinnova la sperimentazione della farmacia dei servizi nel Veneto, «si consolida e sviluppa ulteriormente il ruolo delle farmacie come primo presidio di assistenza territoriale all’interno del sistema sanitario nazionale» è il commento con cui il presidente di Federfarma regionale, Andrea Bellon, accoglie il provvedimento varato dalla Regione. «Nello specifico abbiamo individuato una serie di attività, in particolare di telecardiologia, che consentiranno ai pazienti di rivolgersi alle farmacie di fiducia per eseguire esami ai quali, a volte, rinunciano di sottoporsi perché non hanno tempo di recarsi in ospedale. Potranno farlo nella farmacia vicino a casa. Basterà recarsi dal medico di base e farsi rilasciare la ricetta bianca che dà diritto alla refertazione gratuita. Abbiamo poi individuato delle attività di screening, affiancandole a quelle già avviate sul diabete non noto, che vedranno le farmacie svolgere un’attività di prevenzione secondaria monitorando patologie ampiamente diffuse e che, in molti casi, i pazienti non sanno nemmeno di avere o non gestiscono adeguatamente. Poi abbiamo confermato e rinforzato il monitoraggio dell’aderenza alla terapia, statisticamente bassa per diabete e bpco che sono due patologie croniche e rappresentano problemi sociali importanti. La direzione intrapresa è quella di una maggior territorialità e vicinanza del Sistema Sanitario Regionale ai cittadini attraverso le farmacie».
La delibera regionale, pubblicata nei giorni scorsi, rinnova una serie di prestazioni che includono screening dell’ipertensione e dell’ipercolesterolemia, monitoraggio dell’aderenza nei pazienti diabetici e con bpco, televisita con mmg e specialista e telecardiologia. In aggiunta ai compensi per le singole attività, il provvedimento riconosce un forfait di 180 euro «quale ristoro per le spese di carattere generale intrinseche all’erogazione del servizio» a tutte le farmacie che aderiscono ad almeno due dei progetti in programma.