La farmacia non era solerte quanto avrebbe dovuto nella registrazione dei tamponi e l’Asl fa chiudere dai Nas il servizio di screening per covid. Storia senz’altro singolare quella che ha per palcoscenico un piccolo centro del veneziano di cinquemila abitanti e una delle sue farmacie, raggiunta la settimana scorsa da una comunicazione dell’Azienda sanitaria locale che ingiunge lo stop del servizio tamponi assicurato dall’esercizio. All’origine, secondo quanto riporta la stampa locale, un’ispezione condotta due giorni prima dalla quale sarebbe risultata la mancata comunicazione dei nomi di alcuni positivi.
Intervistata da Il Gazzettino, la titolare respinge tutte le accuse: l’esito dei tamponi, spiega, può essere registrato sulla piattaforma regionale o sul Sistema Ts; di solito la farmacia preferisce la prima opzione, ma in un’occasione la piattaforma era fuori servizio e così è stata utilizzata l’alternativa. Ma i nomi dei positivi, assicura, sono stati registrati.
La sua farmacia, prosegue la professionista, è l’unica farmacia o quasi che fa tamponi anche il sabato, la domenica e i festivi. E i numeri sono consistenti: 50-100 tamponi nei giorni feriali, fino a 500 nel fine settimana. Forse, conclude con una punta di ironia, l’Asl non ha bisogno del nostro servizio.