L’emergenza epidemica richiede non soltanto responsabilità ma anche intelligenza: oltre a restare il più possibile a casa, aiuta anche diradare le uscite obbligate; in farmacia, per esempio, si può andare una volta sola alla settimana, se si sa in anticipo di quali farmaci ci sarà bisogno. Il consiglio arriva da Federfarma Verona, che per educare i cittadini a comportamenti virtuosi lancia la campagna “Io resto in farmacia – Tu resta a casa. Aiutaci ad aiutarti”. La comunicazione si avvale di materiale informativo redatto in italiano e inglese e ripropone le raccomandazioni del ministero della Salute su prevenzione e distanziamento sociale.
«Le farmacie restano aperte e i farmacisti garantiscono il servizio, come tutti i lavoratori e gli operatori sanitari, anche a rischio della loro incolumità» commenta Elena Vecchioni (foto), presidente di Federfarma Verona «ma vorremmo che ogni singolo cittadino facesse la propria parte in questa lotta che deve necessariamente essere comune».
Di qui l’invito a ottimizzare gli accessi in farmacia in questo particolare momento, in cui l’uscita di casa deve essere mirata soltanto all’emergenza o alla stretta necessità. «Contingentare gli ingressi in farmacia» conclude Vecchioni «aiuta la collettività perché riduce le probabilità di contagio. Siamo certi che i cittadini collaboreranno anche in questa occasione».