Copione a parti invertite rispetto all’usuale nella diatriba politica che da qualche settimana sta imperversando a Verona in merito ai progetti di dismissione delle farmacie pubbliche. A favore della vendita, che servirebbe a trovare i fondi per finanziare il Piano casa del comune, si è schierato fin dall’inizio il Pd, che figura tra i partiti della maggioranza e sostiene un programma politico in cui l’emergenza abitativa è tra le massime priorità. Tra i contrari, invece, Forza Italia, per la quale le tredici farmacie comunali della città sono un asset strategico della municipalizzata che le gestisce (l’Agec, Azienda gestione edifici comunali di Verona), che da loro ricava i fondi per sostenere le proprie attività di welfare.
Contro la dismissione – o quanto meno freddi verso i progetti del Pd veronese – altri “pezzi” della maggioranza e della giunta cittadina, più la presidente della stessa Agec Anita Viviani, che proviene dall’area politica dell’assessore al Bilancio Michele Bertucco e ritiene possibile finanziare il Piano casa anche senza vendere farmacie e immobili di proprietà.