Soltanto il 59% degli svizzeri over 12 è stato finora vaccinato contro covid con un ciclo completo, una percentuale che mette la Confederazione elvetica all’ultimo posto in Europa per tasso di copertura. E’ un primato che le autorità rossocrociate non sembrano gradire, tanto che da qualche settimana hanno cominciato a fioccare appelli e iniziative per spingere gli svizzeri a vaccinarsi. L’ultima arriva dall’Ufficio federale della sanità pubblica (Ufsp), l’agenzia che coordina la campagna elvetica: chi riuscirà a convincere un proprio familiare a farsi vaccinare, riceverà un buono di 50 franchi svizzeri (circa 46 euro) da spendere al ristorante o al cinema.
I premi verranno distribuiti nella settimana nazionale della vaccinazione che l’Ufsp intende organizzare a novembre, con l’ambizioso obiettivo di raggiungere un tasso di vaccinazione del 93% tra gli over 65 e dell’80% o più tra i 18-65enni. Quando l’assistito riceverà la prima dose, in sintesi, gli verrà chiesto di indicare il nome del parente che l’ha convinto e l’indirizzo, perché riceva il buono-premio.
Chi trova l’idea un po’ bislacca, dovrebbe dare un’occhiata alla campagna video che l’Ufsp aveva lanciato a settembre sui social per strizzare l’occhio al pubblico più giovane: gli spot riprendevano alcuni ragazzi impegnati in sfide tanto stupide quanto pericolose (ingerire un cucchiaio di cannella, infilarsi nei jeans una fontanella pirotecnica) per concludere che vaccinarsi è molto meno pericoloso.
La campagna si era subito attirato le critiche del pubblico e della stampa: «Bisogna essere proprio stupidi per dipingere i giovani come degli idioti» ha scritto per esempio il quotidiano Le Matin.