Dopo le farmacie francesi, scese in sciopero il 30 maggio, è toccato alle farmacie del Regno Unito manifestare l’altro ieri contro tagli di spesa e carenze logistiche. E lo hanno fatto in modo singolare, senza chiusure o cortei ma lavorando per un giorno al buio, cioè a luci e insegne spente, e con i farmacisti vestiti di nero.
A indire la protesta la National pharmacy association (Npa), che ha ricordato le 1.400 farmacie costrette a chiudere in dieci anni a causa dei colli di bottiglia nelle forniture, dell’inadeguatezza dei finanziamenti pubblici e dei prezzi dei farmaci in costante ascesa. Soltanto in Inghilterra, ha sottolineato la Npa, stanno chiudendo attualmente dieci farmacie alla settimana.
Il problema principale, continua l’associazione, è rappresentante dal finanziamento pubblico che continua a essere inadeguato: nel Regno Unito le farmacie non sono remunerate in base al valore del farmaco dispensato in regime di rimborso ma mediante un complicato sistema a forfait quantificato in base a contratti pluriennali; secondo l’Npa, oggi il finanziamento non riece più a coprire in diversi casi il costo effettivo sostenuto dalle farmacie per acquisatre i medicinali. In termini reali, i fondi statali per il servizio farmaceutico sono stati ridotti del 40% in un decennio.
«E stato bello osservare che molte farmacie hanno preso parte alla giornata di protesta» ha dichiarato al Mirror il ceo della Npa, Paul Rees «è la prima volta che le farmacie hanno lavorato a luci spente per protestare contro l’enorme pressione cui sono sottoposte».
Alla Bbc, la tv pubblica inglese, la farmacista Michelle Carter di New Brighton ha riferito di aver dovuto pagare 10 euro per acquistare medicinali che il servizio sanitario nazionale le ha rimborsato solo per 6 euro. Un’altra farmacista, Klaudia Barcik, ha puntato il dito contro gli effetti della Brexit, che ha fatto aumentare in modo significativo i prezzi dei farmaci. A ciò si aggiungono altre crisi internazionali che in continuazione rotture di stock e carenze.
Kushnel Patel, farmacista di Tuffnell Park, ha invece accennato al nuovo servizio Pharmacy First che delega alle farmacie il primo trattamento di alcune patologie di bassa complessità: i farmacisti hanno accolto la novità con favore, Patel ritiene tuttavia che su tutti i piani pesi l’incognita derivante dalla grave carenza di personale che affligge tutte le farmacie.