AstraZeneca consegni entro la fine di giugno le forniture di Vaxzevria che erano state concordate per il primo trimestre, altrimenti l’Ue farà scattare una serie di penali economiche. Si riassume in questi termini il contenzioso con l’azienda anglo-svedese che Bruxelles ha aperto nei giorni scorsi davanti alla giustizia belga. A rivelarli sono state ieri alcune fonti della Commissione europea, che per la prima volta hanno chiarito i contorni della causa legale: AstraZeneca, in sintesi, aveva promesso 120 milioni di vaccini nel primo trimestre dell’anno ma ne ha consegnati soltanto 30. E nel secondo trimestre, per il quale era stata pianificata una fornitura da 180 milioni di dosi, potrebbero arrivarne soltanto 70 milioni.
Come ha chiarito ieri Stefan De Keersmaecker, portavoce della Commissione Ue per le questioni sanitarie, durante il briefing quotidiano con la stampa, l’obiettivo che l’Europa si ripromette di raggiungere con la causa contro AstraZeneca non è quello di ottenere compensazioni finanziarie, quanto piuttosto ricevere rapidamente le dosi che, in base al contratto, l’azienda avrebbe dovuto consegnare nel primo trimestre. La minaccia di sanzioni, ha concluso De Keersmaecker, sono solo un mezzo per raggiungere lo scopo.