E’ allarme, in Belgio sui crescenti abusi di pregabalin e gabapentin nelle fasce più disagiate della popolazione. A lanciarlo un’indagine di Eurotox, l’Osservatorio socio-epidemiologico sulle tossicodipendenze della Vallonia e della regione autonoma di Bruxelles: come riferisce un articolo pubblicato ieri dalla rivista specializzata Le Pharmacien, Eurotox ha condotto nel giugno 2021 un sondaggio tra i centri regionali per le dipendenze e le altre strutture sociosanitarie del territorio (ricoveri notturni, centri di accoglienza diurna, servizi di supporto ai migranti). Una sessantina di loro riferisce di avere osservato casi di abuso di pregabalin tra le persone assistite e quasi un terzo (il 30,5%) stima che il problema interessi almeno il 25% degli ospiti. Gli abusi risultano più frequenti nelal regione di Bruxelles piuttosto che in Vallonia e quasi la metà dei centri per le tossicodipendenze (47,2%) ritiene che l’emergenza da covid abbia incrementato gli episodi di abuso. Otto strutture, infine, segnalano consumi inappropriati di gabapentin.
I casi, prosegue Le Pharmacien, riguarderebbero principalmente i maggiorenni con età 18-44 anni, appartenenti a minoranze etniche o in condizioni di emarginazione (senzatetto, consumatori di oppiacei, ex detenuti). «L’uso improprio di pregabalin non è più limitato alle popolazioni migranti, come suggerivano i rapporti del quinquennio 2015-2020. Il principio attivo sarebbe consumato il più delle volte per le sue proprietà disinibenti, ansiolitiche o sedative; viene acquistato più spesso sul mercato nero, dove ci sarebbe ampia disponibilità, al prezzo di un euro all’unità».
Secondo i dati Inami, la mutua belga, nell’ultimo lustro il numero di assistiti che in un anno beneficiano di almeno una prescrizione rimborsata di pregabalin è cresciuto sensibilmente, dai 23.485 del 2014 ai 140.483 del 2020. All’origine dei consumi in rialzo ci sarebbero più cause – per esempio estensione delle indicazioni, genericazioni, progressiva familiarità con la molecola – ma i numeri non consentono di stimare con precisione l’entità dell’abuso, né la sua evoluzione nel tempo.
«Un uso improprio di questo farmaco è stato documentato in Europa dal 2009» avvertono tuttavia Michaël Hogge (Eurotox) e Lou Richelle (Direzione di medicina generale dell’università di Bruxelles) «ma vari rapporti recenti suggeriscono un aumento significativo degli abusi in Belgio, specialmente a Bruxelles e in Vallonia. Ma consumi impropri possono portare alla dipendenza, a un aumento delle tendenzesuicidarie, dell’acting out e dell’aggressività».