Dopo il diradamento degli anni della pandemia, sono tornate velocemente a crescere, in Belgio, le denunce all’Ordine dei farmacisti da parte di assistiti e cittadini per violazioni o inademienze professionali. Al punto, dicono i dati di cui riferisce un articolo della rivista Le pharmacien, che nel 2022 si contano 181 fascicoli aperti (82 in lingua francese e 99 in olandese) davanti ai Consigli provinciali, al Consiglio d’appello e al Raad van Beroep, il Tribunale Centrale d’Appello. Nel 2019, ricorda la rivista, erano state presentate 120 segnalazioni, nel 2018 ammontavano a 150 e un numero così alto come quello registrato nel 2022 non si vedeva dal 2005.
«Quasi tre quarti dei casi» riferisce l’Ordine nel rapporto annuale di recente pubblicazione «si sono conclusi con l’archiviazione o l’assoluzione. E ta quelli andati in giudizio, la maggior parte si è conclusa con sanzioni “minori” (ammonizioni o censure)». Quanto all’incremento delle denunce, il Rapporto avanza alcune ipotesi: «I pazienti sembrano essersi accorti che dal sito dell’Ordine si può scaricare il modulo per le segnalazioni disciplinari, e lo usano. I reclami relativi ai servizi sono sempre più numerosi, evidentemente fornire cure di qualità fa parte sempre più integrante della pratica in farmacia». Ne consegue che i pazienti si fanno più esigenti, anche se sovente con eccessi: «Nella maggior parte dei casi» osserva il Rapporto «le segnalazioni non si riferiscono a episodi gravi. Nel 70% dei casi, infatti, le denunce vengono chiuse senza ulteriori azioni».