Come già in Francia e in Italia, anche in Belgio i medici di famiglia fanno muro contro il progetto di legge del governo che dà il via libera alla vaccinazione anti-covid nelle farmacie del territorio. Secondo un sondaggio condotto dall’Associazione belga dei sindacati medici (Absym), il 72% dei curanti si dichiara contrario al provvedimento, una quota che sale al 79,3% tra i generalisti. Marcate però le differenze interregionali: tra i medici generici di lingua francese, dice no alla vaccinazione in farmacia l’83,2% degli intervistati; tra i mmg fiamminghi, invece, i contrari si fermano al 78,3%.
Intanto il governo guidato dal premier Frank Vandenbroucke va avanti sulla sua strada e martedì ha inviato il disegno di legge al Parlamento dopo alcune settimane di discussione tra i gruppi di lavoro interministeriali. «Siamo contenti dell’andamento del progetto preliminare» ha detto il primo ministro «e insistiamo sull’importanza di un impegno che veda tutti coinvolti, farmacisti, medici di base e centri di vaccinazione; c’è uno sforzo collettivo da fare contro il covid ed è questa la cosa più importante».