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Cannabis terapeutica, il Marocco vuole diventare esportatore verso l’Ue

23 Maggio 2024

Il Marocco si appresta a diventare esportatore di riferimento per il mercato europeo della cannabis terapeutica. Lo ha annunciato Mohamed El Bouhmadi, presidente della Federazione marocchina dell’industria e dell’innovazione farmaceutica (Fmiip) nel discorso con cui la settimana scorsa ha aperto a Casablanca un workshop rivolto agli associati.

Il riferimento è la legge 13-21, che da tre anni ha legalizzato non solo l’uso della cannabis per scopi medici, ma ha anche gettato le basi normative per la sua coltivazione e produzione, con un occhio agli investimenti e al miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni che ne praticano la coltura.

Il Marocco, ha detto in particolare El Bouhmadi, mira ad assicurarsi una quota del mercato europeo compresa tra il 10 e il 15%, che potrebbe generare un flusso di entrate annuo compreso tra i 4,2 e i 6,3 miliardi da qui al 2028. Queste risorse, ha sottolineato il presidente della Fmiip, serviranno anche a creare nuovi posti di lavoro e stimolare l’innovazione farmaceutica.

Un ruolo di primo piano in questo programma lo reciterà l’Agenzia nazionale per la regolamentazione delle attività legate alla cannabis (Anrac), che assicura l’aggiornamento dell’impianto normativo cui è sottoposto il settore per la qualità dei derivati da cannabis. Collabora con l’Agenzia la Dmp, Direzione per i medicinali e la farmacia, cui spetta la registrazione dei prodotti farmaceutici a base di cannabis e il supporto agli operatori del settore nelle procedure amministrative.

«Il Marocco» ha concluso El Bouhmadi «è fermamente impegnato nello sfruttamento responsabile della cannabis, combinando sviluppo economico, innovazione scientifica e miglioramento della salute pubblica. Questa scelta coraggiosa posiziona il Paese come pioniere in questo campo, aprendo la strada a una nuova era di prosperità e benessere per l’intera popolazione».