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Carenze per covid, Ema: all’origine incrementi della domanda e ricette

12 Maggio 2020

Le indisponibilità che affliggono alcuni dei farmaci oggi utilizzati nelle cure per covid sono da imputare all’imprevista impennata della domanda e ai cambiamenti delle scelte prescrittive dei medici. E’ quanto scrive l’Ema in un aggiornamento inviato al comitato esecutivo del Gruppo europeo contro la carenza di medicinali nelle grandi emergenze. Nella sua ultima riunione, mercoledì 6 maggio, hanno passato in rassegna i possibili interventi con cui migliorare la disponibilità dei farmaci utilizzati nei reparti di terapia intensiva considerate le segnalazioni di carenza provenienti da diversi Stati.

Tra le soluzioni, quella di condividere le “best practice” per migliorare la stima delle necessità a venire dei diversi Stati e la redazione di linee comuni sulla raccolta e analisi dei dati. L’Agenzia europea dei medicinali, dal canto suo, ha fatto sapere che le informazioni raccolte finora dalla rete i-Spoc dimostrano che «le carenze attuali o previste di alcuni dei medicinali più utilizzati nel contesto di covid-19 sono legate all’impennata imprevista della domanda e ai cambiamenti nei comportamenti prescrittivi».

L’Ema ha assicurato che continuerà ad aggiornare il Gruppo con i dati che man mano verranno raccolti da i-Spoc perché i Paesi Ue possano ragionare sugli interventi da mettere in campo allo scopo di ridurre le carenze.