Non si placa, in Francia, la polemica a distanza tra il ministro della Salute, Aurélien Rousseau, e i farmacisti riguardo alle carenze di farmaci nel circuito distributivo nazionale e alle (presunte) responsabilità delle grandi farmacie. La prossima settimana, come riferisce in un articolo il Quotidien du pharmacien, è in programma al Ministero un incontro sul tema con tutte le parti interessate. Intanto però Rousseau, in un’intervista alla radio di tre giorni fa, ha ripuntato il dito sulle farmacie di grandi dimensioni che farebbero “overstock”, cioè accumulerebbero scorte togliendo forniture ai piccoli esercizi delle aree interne.
Al Ministro ha risposto in un’altra intervista radiofonica Philippe Besset, presidente della Fspf (Fédération des syndicats pharmaceutiques de France), che ha chiamato in causa «l’inesperienza» di Rousseau. «Quando non sei uno specialista in materia e ti ritrovi per la prima volta alla guida di un Ministero» ha detto il sindacalista «capita che si dicano inesattezze su un argomento piuttosto complesso».
Il livello degli approvvigionamenti, ha ricordato ancora Besset, varia a seconda del tipo di farmaco considerato. Nel caso dell’amoxicillina, l’antibiotico che mostra le maggiori criticità in quanto a forniture, attualmente scarseggia in molte farmacie, non solo nelle piccole.
Besset ha così smentito le rassicurazioni di Rousseau, che alla radio aveva escluso problemi con l’amoxicillina. «Il 60% delle farmacie ha esaurito o quasi questo antibiotico» ha obiettato Besset «l’Ansm (l’Aifa francese, ndr) dice che l’industria ha due mesi di scorta, i grossisti invece le hanno finite. Tra le farmacie, il 20% ha una scorta di 7 giorni e un altro 20% di un mese».
Quanto alle farmacie che farebbero overstock, Besset ha ricordato che molte di loro fanno acquisti diretti dall’industria. «Non è il selvaggio West, anzi siamo una filiera organizzata che funziona bene». Se ci sono carenze, quindi è soltanto perché ci sono scorte insufficienti nella catena del farmaco. «Non è colpa dei pochi farmacisti che sono riusciti a trovare i medicinali per quest’inverno, è colpa della mancanza di approvvigionamenti». Quanto alle scorte di due mesi che si troverebbero nei magazzini delle industrie, ha concluso Besset, «se ci sono il Ministro faccia in modo che vengano date alle farmacie».