Anche nelle farmacie tedesche – riferisce l’Abda, l’associazione nazionale delle farmacie e dei farmacisti – è in forte crescita la domanda di compresse di iodio. La corsa alle pastiglie, in particolare, è cresciuta negli ultimi due giorni dopo le notizie di combattimenti e incendi attorno alla più grande centrale nucleare dell’Ucraina, a Zaporizhzhia. «Da diversi associati giungono segnalazioni di clienti che chiedono di fare scorta di pastiglie di iodio» avverte una nota l’Abda «la tendenza è allarmante».
Contro gli accaparramenti è sceso in campo anche l’Ufficio federale per la radioprotezione, che in un tweet e sul proprio sito web ha sconsigliato vivamente scorte e accaparramenti. «Secondo le informazioni disponibili (su Zaporizhzhia, ndr) non ci sono da temere effetti radiologici sulla Germania. Anche la Commissione farmaceutica dei farmacisti tedeschi (Arzneimittelkommission der deutschen apotheker) e il ministero dell’Ambiente hanno avvertito dei pericoli in cui si incorre ad assumere iodio senza controllo medico: non se ne ricava alcun beneficio e i rischi per la salute sono notevoli.
Le compresse a base di ioduro di potassio che vengono utilizzate in caso di incidenti nucleari, ha ricordato Ursula Sellerberg, portavoce dell’Abda, sono ad alto dosaggio e verrebbero distribuite soltanto in caso di reale pericolo: attualmente il governo federale dispone di una scorta di quasi 190 milioni di pastiglie, pronte all’uso laddove necessario. Nelle farmacie, invece, sono disponibili le compresse a basso dosaggio, utilizzate per esempio nei disturbi della tiroide; secondo Sellerberg per proteggersi dall’assorbimento di iodio radioattivo nella ghiandola tiroidea andrebbero prese in quantità enormi.