Ora c’è anche covid tra i virus contro i quali le farmacie dello Stato di New York sono autorizzate a vaccinare. La novità arriva dalla legge firmata il 17 giugno scorso dal governatore Andrew Cuomo e spinta per tutto l’iter parlamentare da due rappresentanti del partito democratico, il senatore Brad Hoylman e la demutata Amy Paulin. «Ora» hanno commentato il presidente della Community pharmacy association (indipendenti) dello stato di New York, Mike Duteau, e il presidente della National association of chain drug stores (Nacds, le catene), Steven Anderson «occorre garantire a tutti gli assistiti che verranno vaccinati non appena il farmaco sarà disponibile. Intanto, è essenziale che gli Stati continuino a rimuovere le barriere che impediscono alle farmacie di vaccinare, per aiutare i pazienti in questa fase della pandemia».
Per sostenere la loro richiesta, le due associazioni citano uno studio condotto dal Governo federale secondo il quale – in condizioni di pandemia – l’80% della popolazione Usa potrebbe essere vaccinata in sette settimane laddove nella profilassi fossero coinvolte anche le farmacie. Un sondaggio tra i newyorchesi commissionato dalla Nacds, inoltre, rivelerebbe che il 79% degli elettori è favorevole alla vaccinazione in farmacia contro covid.
«La pandemia di H1N1 del 2009» concludono Duteau e Anderson «ha insegnato che le farmacie e i farmacisti svolgono un ruolo insostituibile nelle campagne di vaccinazione. Da quel momento, i pazienti sanno che possono vaccinarsi in farmacia in modo sicuro e conveniente».