Negli Stati Uniti la catena di farmacie Walgreens ha raggiunto un accordo transattivo da 300 milioni di dollari con il Dipartimento di giustizia, la Dea (Drug Enforcement Administration) e l’Ufficio dell’ispettore generale del dipartimento della Salute per chiudere un contenzioso riguardante la prescrizione e dispensazione illecita di oppioidi.
Il patteggiamento, ufficializzato con un comunicato congiunto, risolve le accuse secondo cui Walgreens, una delle maggiori catene di farmacie del Paese, avrebbe spedito milioni di ricette irregolari per oppioidi e altri farmaci soggetti a controllo, violando il Controlled substances act, la legge federale che regola l’uso e la distribuzione dei farmaci controllati. Inoltre, avrebbe poi presentato richiesta di rimborso per molte di queste prescrizioni a Medicare e ad altri programmi sanitari federali, sempre in violazione della legge.
L’importo dell’accordo, come riferisce un articolo di Drugstore News, tiene conto della capacità finanziaria attuale di Walgreens. Se l’azienda dovesse essere venduta, fusa o trasferita prima del 2032, dovrà versare ulteriori 50 milioni di dollari allo Stato federale.
Il governo americano ha presentato la propria denuncia il 16 gennaio scorso, poi aggiornata il 18 aprile, davanti alla Corte distrettuale dell’Illinois. Secondo gli atti, tra l’agosto 2012 e il marzo 2023 Walgreens avrebbe «consapevolmente dispensato milioni di prescrizioni illecite per sostanze controllate», comprese ricette per quantità eccessive di oppioidi, ricette riempite molto prima del tempo previsto e prescrizioni per la cosiddetta “trinità”: una combinazione particolarmente pericolosa e abusata di tre farmaci (solitamente un oppioide, una benzodiazepina e un miorilassante).
Nonostante i segnali evidenti che indicavano l’irregolarità delle prescrizioni – come l’assenza di una giustificazione medica legittima – i farmacisti della catena avrebbero comunque proceduto alla dispensazione. Inoltre, Walgreens avrebbe esercitato pressioni sui propri farmacisti per accelerare i tempi di lavorazione, impedendo verifiche adeguate e nascondendo informazioni cruciali, tra le quali dati interni sui prescrittori sospetti.
A seguito dell’accordo, il Dipartimento di Giustizia ha chiesto l’archiviazione del procedimento, mentre Walgreens farà lo stesso per un’azione legale correlata nel distretto orientale del Texas.
«Le farmacie hanno la responsabilità legale di dispensare le sostanze controllate in modo sicuro e professionale, non di vendere farmaci pericolosi per profitto» ha dichiarato l’Attorney General Pamela Bondi. «Il Dipartimento di Giustizia è determinato a porre fine alla crisi degli oppioidi e a chiamare a rispondere chi ha messo in pericolo la salute pubblica».
Da parte sua, Walgreens ha emesso una nota in cui «nega con forza la validità giuridica della tesi del governo» e afferma di non riconoscere alcuna responsabilità. «Questa risoluzione ci consente di chiudere tutti i contenziosi legati agli oppioidi con le autorità federali, statali e locali, e ci garantisce condizioni favorevoli dal punto di vista della liquidità, mentre proseguiamo con la nostra strategia di rilancio».