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Da lunedì vaccinazioni covid in un’altra sessantina di farmacie inglesi

22 Gennaio 2021

Sono una sessantina, tra le quali una cinquantina di indipendenti, le farmacie che da lunedì prossimo cominceranno a vaccinare contro covid come già stanno facendo le prime sei autorizzate la settimana scorsa dal Nhs. In alcuni casi, riferisce un articolo del Pharmaceutical Journal, le somministrazioni avvengono all’interno della farmacia stessa, in altri il titolare ha organizzato uno o più uno o più centri vaccinali in strutture vicine: a Manchester, per esempio, la farmacia Wilbraham utilizzerà gli spazi messi a disposizione dal Whalley Range Tennis and Cricket Club; Pharmacy2U, una farmacia online, ha organizzato alcuni hub negli hotel della catena Odeon e Village.

Dal canto suo il Nhs, racconta ancora la rivista della Royal pharmaceutical society, esprime l’augurio che i siti vaccinali aperti nel Bedfordshire dalle farmacie Retrolink e Jardines «allarghino la disponibilità di vaccini in aree finora non coperte». Olivier Picard, titolare a Marlow, nel Buckinghamshire, dice che la sua agenda per la prenotazione delle sedute vaccinali si è riempita velocemente non appena la sua farmacia è stata inserita nel database nazionale: «E’ evidente che le persone si fidano dei farmacisti», commenta.

Andrew Lane, presidente dell’a National pharmacy association (Npa), ha ricordato che i centri vaccinali organizzati dalle farmacie assicureranno un contributo crescente alla campagna, «ma le farmacie possono fare molto di più per proteggere la popolazione. Saremo velocisti nella corsa per vaccinare ed entro l’autunno tutta la popolazione sarà vaccinata».

Il Pnsc, il comitato che negozia con il Nhs i contratti delle farmacie, ha riferito la settimana scorsa di essere in trattativa con il governo «per fare in modo che il Programma nazionale per la vaccinazione contro covid utilizzi le farmacie del territorio al massimo livello». Malcolm Harrison, amministratore delegato della Company chemists association (l’associazione dei distributori inglesi), ha ricordato che le farmacie impegnate nelle vaccinazioni «sono la punta dell’iceberg, perché l’intera rete delle farmacie inglesi potrebbe essere mobilitata nella campagna. Si utilizzassero tutti gli esercizi del Paese, entro la fine di febbraio verrebbero somministrati 13,9 milioni di dosi; con le farmacie del territorio verrebbero consegnati entro la fine di giugno più di 15 milioni di vaccini».